Dopo due mesi e mezzo in cui il blocco imposto da Israele ha spinto la Striscia di Gaza sull’orlo della fame, la ripresa si è trasformata in una catastrofe. Un fallimento annunciato. Leggi
I motivi sono per lo più due, legati alla storia e alla prudenza politica. Ma oggi qualcosa sta cambiando. Leggi
Metà dei riservisti non risponde alla chiamata, mentre nel paese aumenta il numero di chi chiede apertamente la fine della guerra. Leggi
Israele l’ha autorizzata in modo limitato, ma ha chiarito che è solo una mossa diplomatica per non scontentare troppo gli alleati. Leggi
In assenza di una strategia politica credibile, Netanyahu punta tutto sull’escalation militare: il conflitto è l’unico collante del suo governo. Leggi
Le recenti iniziative del presidente statunitense in Medio Oriente riflettono un asse sempre più stretto con l’Arabia Saudita. E anche il ruolo crescente del principe ereditario del regno nella definizione della strategia di Washington. Leggi
La Casa Bianca negozia con Teheran, stringe accordi nel Golfo senza consultare lo stato ebraico e ha trattato con Hamas per liberare un ostaggio statunitense. Netanyahu scopre che l’alleanza con Washington è solida, ma non troppo. Leggi
Mentre lo stato ebraico parla apertamente di occupazione e trasferimento dei palestinesi, le reazioni internazionali restano deboli e contenute. Leggi
Tel Aviv ha esteso le operazioni militari su più fronti, da Gaza alla Siria, approfittando di un rapporto di forze che gli permette di imporsi come potenza egemonica nella regione. Leggi
Dopo i massacri che a marzo avevano colpito gli alawiti, è ora la comunità drusa a subire una nuova ondata di attacchi. E mentre il governo ad interim fatica a mantenere il controllo, Israele rafforza la sua presenza militare nel paese. Leggi
Da settimane il governo di Tel Aviv impedisce l’ingresso degli aiuti nel territorio palestinese, violando apertamente le norme del diritto internazionale. Leggi
Nel 2024 la spesa militare globale ha registrato l’aumento più consistente dalla fine della guerra fredda, arrivando a 2.700 miliardi di dollari, secondo un rapporto del Sipri pubblicato il 28 aprile. Leggi
È la risposta del presidente francese Macron alla crisi di Gaza e alla radicalizzazione del governo israeliano. Una scelta che potrebbe cambiare il panorama diplomatico internazionale. Leggi
Il presidente statunitense ha annunciato l’apertura di colloqui con Teheran sul nucleare, impostando però il confronto sui rapporti di forza. Leggi
Un video diffuso dalla Mezzaluna Rossa smentisce la versione israeliana sulla morte dei 15 soccorritori a Rafah. Ma con Trump pronto a sostenere ogni mossa di Tel Aviv, resta solo un altro crimine di guerra impunito. Leggi
Gli attacchi statunitensi contro i ribelli huthi servono a inviare un messaggio al governo di Teheran, sempre più vicino ad avere un arsenale nucleare. Ma questa strategia rischia di far scoppiare un conflitto più ampio. Leggi
Il primo ministro Benjamin Netanyahu può contare sul sostegno di Washington e può permettersi di ignorare le condanne dell’Europa e delle capitali arabe. Ma in questo momento, mosso da interessi personali, sta ignorando anche la voce di tanti israeliani. Leggi
Durante la campagna elettorale Trump aveva rivendicato la scelta di evitare nuovi conflitti. L’attacco ai ribelli huthi, però, segna un cambio di strategia netto. Leggi
Il 6 marzo sono scoppiate le peggiori violenze in Siria dalla caduta del regime di Assad. Pochi giorni dopo è stato firmato un accordo tra il governo ad interim e l’amministrazione autonoma curda. Leggi
Gli scontri tra le forze di sicurezza del governo ad interim di Damasco e i miliziani alawiti, fedeli al regime dell’ex presidente Assad, hanno provocato oltre mille morti, mettendo di nuovo a rischio la fragile stabilità del paese. Leggi
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