Questo articolo è uscito a pagina 37 del numero 69 di Internazionale Kids, il mensile di Internazionale per lettrici e lettori dai 7 ai 13 anni circa.

Dal 9 all’11 maggio si è tenuta la quinta edizione del festival di Internazionale Kids a Reggio Emilia. Ed è stata bellissima! Ovunque si respirava aria di curiosità: sul palco del teatro Cavallerizza, al Mapei stadium, nella sala degli specchi del teatro Valli, al Palazzo dei musei, nella Biblioteca delle arti, alla Centrale idrica, perfino nella tenda e nel pratino allestiti in piazza per l’occasione.

Si è parlato di educazione sentimentale, di k-pop, di intelligenza artificiale, di alberi e di ghiacciai, di Gaza e di Damasco, di rugby e di navigazioni oceaniche. Di migranti, di serie tv femministe, di diritti.

Gli incontri erano più di settanta ed è impossibile citarli tutti, ma sarà difficile dimenticare la bambina che dice “non è mai troppo presto per fare coming out”; il navigatore oceanico che racconta storie di naufragi e di soccorsi in mare; la cantautrice, attrice e regista che risponde con generosità alle domande dei bambini; l’entomologo che racconta come alcune api riescano a fiutare le cellule cancerogene nel nostro respiro; la compositrice che paragona gli strumenti musicali alle parole di una frase; l’autrice di fumetti che mostra i suoi quaderni pieni di storie del futuro. C’è chi ha imparato a scrivere i kanji, chi ha costruito barchette con la carta riciclata e chi ha fatto una caccia al tesoro per scoprire i monumenti della città.

Ma più di tutto c’è stato un grande scambio di idee. È stato emozionante vedere bambini, adolescenti, genitori e nonni seguire gli incontri con la stessa attenzione e la stessa voglia di capire. Grazie a chi c’era, a chi ha fatto domande e anche a chi è rimasto in silenzio. E grazie a Reggio Emilia, che anche quest’anno ci ha fatto sentire a casa. Ci vediamo l’anno prossimo!

Le foto sono di Francesca Leonardi.

Il festival di Internazionale Kids a Reggio Emilia è promosso da Internazionale Kids, Internazionale, Comune di Reggio Emilia e Fondazione Palazzo Magnani.

È realizzato grazie allo sponsor Iren, con il sostegno di E80 Group, Valorugby Emilia, Mapei stadium, Generazione S, Save the Children, Fondazione Beta e Fondazione Airc per la ricerca sul cancro Ets.

È realizzato in collaborazione con Norla − Norwegian Literature Abroad e la Reale ambasciata di Norvegia in Italia, Institut français Italia, Musei civici di Reggio Emilia, Fondazione I Teatri Reggio Emilia, dipartimento di educazione e scienze umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Fondazione Reggio Children, Remida, Farmacie Comunali Riunite, Reggio Emilia Città Senza Barriere.

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