Il 15 maggio una fragile tregua è in corso nella capitale libica Tripoli dopo tre giorni di combattimenti tra forze leali al governo di unità nazionale e potenti gruppi armati che l’esecutivo sta cercando di smantellare.

Le scuole e l’università sono rimaste chiuse, come anche l’aeroporto Mitiga e la maggior parte dei negozi, secondo i giornalisti dell’Afp.

I combattimenti sono scoppiati la notte del 12 maggio dopo l’uccisione di Abdel Ghani al Kikli, conosciuto come Gheniwa, leader del gruppo armato Autorità per il sostegno alla stabilità (Ass), che si era rafforzato al punto da minacciare il governo di Tripoli, guidato da Abdul Hamid al Dbaibah.

Gli scontri tra l’Ass e le forze lealiste sono proseguiti fino al 13 maggio, causando almeno sei morti, secondo le autorità.

Nonostante la sospensione delle violenze, l’Ass ha avvertito in un comunicato pubblicato la mattina del 15 maggio che la morte del suo leader “non fa che rafforzare la determinazione a trovare i responsabili, ovunque si trovino”.

Secondo i suoi familiari, Gheniwa è stato ucciso dopo aver raggiunto una caserma controllata da un gruppo lealista, la Brigata 444.

In preda al caos dalla caduta di Muammar Gheddafi nel 2011, la Libia ha attualmente due governi rivali: uno guidato da Al Dbaibah nell’ovest, riconosciuto dalle Nazioni Unite, e uno leale al generale Khalifa Haftar nell’est.

Al Dbaibah ha dichiarato che la morte di Gheniwa “è un passo importante verso l’eliminazione dei gruppi armati”.

Secondo alcuni esperti, il premier sta cercando di riprendere il controllo del territorio dopo aver tollerato per anni le attività delle milizie.

Scontri tra Radaa e Brigata 444

Tra il 13 e il 14 luglio si sono verificati degli scontri tra il gruppo armato Radaa e la Brigata 444, dopo che Al Dbaibah aveva annunciato lo scioglimento del primo.

Non sono state segnalate vittime, ma la Mezzaluna rossa libica ha affermato di aver recuperato un corpo da un’automobile nel centro della città.

Lo scioglimento del gruppo Radaa ha fatto scalpore nella sua roccaforte di Souq al Joumaa, nella parte est di Tripoli, dove la sera del 14 maggio più di cinquecento persone hanno partecipato a una manifestazione antigovernativa.

A differenza del gruppo Ass, i cui leader sono ricercati dalla Corte penale internazionale (Cpi), il gruppo Radaa aveva una reputazione migliore, nonostante gestisca delle prigioni illegali e sia coinvolto nel traffico di droga.

In questo clima di tensione, la Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) ha invitato le parti alla distensione e a proteggere i civili, esprimendo forte preoccupazione per “una possibile escalation”.